Lunedì 30 settembre ore 18.00: Consiglio Comunale. I Consiglieri sono ai loro posti, il pubblico anche e … sorpresa, arrivano due carabinieri della stazione di San Martino, si accomodano in piedi, in fondo, nella parte di sala consiliare destinata al pubblico. Un minuto di silenzio, a memoria dei concittadini Alessandra ed Andrea e poi l’appello. Prima, delle comunicazioni del Sindaco, i consiglieri di minoranza e quelli del gruppo indipendente di Forza Italia decidono di abbandonare la seduta, per rientrare al termine delle comunicazioni, motivando il gesto come segno di protesta per quanto accaduto nel precedente consiglio del 31 luglio, quando, il Sindaco, rifiutò loro la possibilità di replica ad attacchi manifesti. Gran parte delle persone presenti in sala applaude a questa decisione e il dott. Vanzan sbotta pesante e in maniera evidentemente intimidatoria: “Non sono ammesse interruzioni da parte del pubblico, per cortesia, non siamo al mercato delle vacche grasse. Non sono ammessi interruzioni, applausi, commenti. Chi non accetta questo, può anche uscire da qui, può andare anche al bar, per me.” L’interrogazione orale proposta dai Consiglieri Khamlichi e Pasetto del gruppo Forza Italia, avente come oggetto “delucidazioni circa eventuale incarico presso il Comune di Lavagno”, è una “ripresentata”, la precedente, era a risposta scritta, e già a quella il Sindaco non aveva riscontrato in maniera esaustiva. In sostanza si chiedono conferma e motivazione del perché della presenza del signor Dario Molinaroli, che non ha alcun mandato all’interno dell’amministrazione, durante un incontro del Sindaco Vanzan al consorzio dell’Alta Pianura Veneta. Anche per questa nessuna risposta.
Interessante l’intervento dell’Ing. Soave che ha illustrato il progetto del Peba (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche), da lui redatto durante l’amministrazione precedente e presentato ai cittadini, fornendo anche ottimi consigli su come procedere con gli interventi. Peccato che, per una migliore presentazione, sia per i presenti che per l’ingegnere stesso, sarebbe stata utilissima la proiezione su schermo. Anche per le presentazioni dell’Assessore Molinaroli, che ha preso la parola subito dopo, per esporre i vari punti riguardanti il bilancio consolidato, le variazioni e il DUP, snocciolando una serie di tecnicismi comprensibili a pochi, sarebbe stato utile un supporto visivo per la proiezione di tabelle e dati. Si confida, quanto meno, in una organizzazione migliore per il futuro.
La risposta orale all’interrogazione della Consigliera di Minoranza Croce, avente come oggetto “gestione e valorizzazione dell'evento "Vino in Corte" ha acceso non poco gli animi. Due i temi dell’interrogazione: un millantato impulso per il turismo e una mancata valorizzazione dei luoghi. Riferendosi ad un articolo del quotidiano L’Arena dell’11 settembre in cui si evinceva “che l’amministrazione comunale ha sottoscritto con l’associazione San Briccio in Festa un accordo con i b&b per attrarre visitatori” per voce del vice sindaco David Di Michele, la consigliera chiedeva di poter aver conferma di questo accordo ed eventuale copia per conoscerne i termini. Semplice domanda altrettanto semplice la risposta. Si è aperto un baratro. Mentre l’Assessore Di Michele si arrampicava sui cristalli per spiegare che c’era orale, forse scritto, ma comunque aveva telefonato ai B&B e si preoccupava di leggere l’elenco delle strutture ricettive e di trovare messaggi di conferma, all’incalzare della Consigliera, duro e irrispettoso oltre misura, arriva l’attacco del Sindaco che, ridicolizzando la professione di Fausta Croce, ha ribadito più volte, con particolare veemenza “Basta, non siamo a scuola, la scuola è finita”.” Inoltre in riferimento all’ altro tema, le “novità importanti rispetto al far conoscere il nostro splendido territorio” anch’esso citato nell’ articolo, e non solo, spesso sbandierato dall’amministrazione in più occasioni, la consigliera Croce ha anche sottolineato come l’assessore alla Cultura, Martina Zantedeschi, non si sia fatta carico di accompagnare l’amministrazione e i loro ospiti, presenti in una delle due serate proprio per la festa, a conoscere tutto il paese, le sue corti e i suoi luoghi più caratteristici e non abbia pregiato della sua presenza le due mostre allestite in occasione di “Vino in Corte”
Le risposte dell’assessore, arrivate dopo ripetuti inviti, sono insoddisfacenti, vanno dal poco tempo per la visita per i troppo importanti ospiti, agli impegni personali e familiari proprio in quelle serate. “Tra i compiti di un amministratore comunale, c’è anche il saper trovare un buon equilibrio tra famiglia ed istituzione” ha puntualizzato Croce. La discussione così accesa e l’intervento, così fuori le righe, del Sindaco, riguardo a questa mozione, lascia intendere che abbia toccato un nervo scoperto. Quello della differenza tra il dire e il fare, o più ancora tra il non fare e il far credere di avere fatto.
A conclusione si è discussa la mozione del consigliere Bissoli affinché anche il comune di Lavagno aderisca (come altri 500 comuni italiani) all’iniziativa Mayors for Peace, un’associazione fondata nel 1982 da Takeshi Akari durante il suo mandato di Sindaco di Hiroshima il cui programma prevede e promuove la cooperazione internazionale al fine di abolire le armi nucleari, difendere i diritti umani, fornire assistenza ai rifugiati, combattere la povertà e il degrado ambientale. Il Sindaco si riserva di ottenere maggiori informazioni riguardo la procedura di adesione e chiede al consigliere Bissoli di ripresentare la mozione in un prossimo futuro.
Fin dalla convocazione questo secondo Consiglio Comunale dell’Amministrazione Vanzan è partito in forte salita: la scelta della modalità videoconferenza ha lasciato perplessi non pochi cittadini. Alla fine due possibilità, l’accesso con un link o anche assistere in Sala Consiliare come pubblico. In pratica quasi tutti i consiglieri erano presenti in Comune, Lista Civica Lavagno, Forza Italia Lavagno e, quelli di maggioranza, chi in Sala Consiliare, chi in una sala adiacente. Quasi tutti, ma i risicati numeri su cui può contare questa maggioranza non permette di farne mancare nemmeno uno. Già con il primo punto dell’ODG: comunicazioni del Sindaco l’aria si è incupita. Primo attacco quello rivolto ai consiglieri di Forza Italia Lavagno, un maldestro tentativo di giustificare il fatto di non aver incluso un loro rappresentante nella giunta, come una scelta di “meritocrazia” Il consigliere Khamlichi ha chiesto di rispondere, così come il consigliere Moro, ma ad entrambi è stata negata la parola, con la promessa di dare loro spazio al termine della discussione di tutto l’ordine del giorno.
Secondo attacco, diretto all’ amministrazione precedente. Con l’intento di giustificare la mancata esecuzione dei lavori di ripristino della guaina del “tetto” dell’edificio della Scuola Secondaria, il Sindaco, ha iniziato a dare lettura di una serie di dati, assolutamente non documentati, forniti, a suo dire, dall’ufficio tecnico che ha necessitato del tempestivo intervento del segretario comunale al fine di interromperne il proseguo.
Dopo l’ascolto di tutte le linee programmatiche dell’attuale mandato, iniziano gli interventi dei consiglieri di minoranza e fin da subito si accende il dibattito. Assessori e Sindaco sembrano quasi sorpresi delle richieste, è tutto un guardarsi attorno, rispondo io, rispondi tu, sembrano comunicarsi l’un l’altro. Anche una semplice richiesta di come intendano attuare la promozione, il supporto, il sostegno e la collaborazione con le associazioni del territorio, tanto ribaditi nelle linee suddette appena dichiarate, e già mancanti in maniera evidente in questo primissimo periodo amministrativo, non riesce a trovare risposta. Assolutamente insoddisfacenti i tentativi degli Assessori Molinaroli, Di Michele e Zantedeschi.
Il Consiglio prosegue, si parla di bilancio, tante le richieste di chiarimenti, il dibattito si fa acceso e incalzante. Il Sindaco consulta spesso il Segretario comunale evidentemente in cerca di un aiuto per le risposte, le spiegazioni non arrivano.
Viene respinto, con i voti contrari della maggioranza, l’emendamento proposto dalla Lista Civica Lavagno, che prevedeva che i 54.244,53 euro, provenienti dall’ avanzo di fine esercizio del Bacino Verona 2 e derivanti dalla tariffa pagata dalla collettività con la tassa denominata Tari, fossero restituiti alla comunità stessa, destinandoli allo sgravio del costo sostenuto dalle famiglie per la Tari del 2025.
Poi nessuna risposta, e nessun chiarimento da parte dell’Assessore al Bilancio Molinaroli a spiegare la mancata variazione di maggiorazione, nell’assestamento di bilancio, del capitolo di spesa relativo al sostegno economico alle scuole paritarie, in modo da poter dare corso alla promessa tanto sbandierata durante la campagna elettorale e supportata dall’ impegno espresso a chiare lettere nelle linee programmatiche.
Malumore tra il pubblico presente, è ormai tarda mattinata di un giorno feriale, e i problemi di audio rendono difficile seguire lo svolgimento del consiglio.
Dopo un acceso scambio di botta e risposta tra l’ex sindaco Padovani, che incalza per ottenere risposte, che tardano ad arrivare, il sindaco Vanzan, il primo cittadino, decide di chiudere il consiglio, lasciando in sospeso le ultime risposte e senza lasciare spazio agli interventi a cui era stato promesso di dare spazio al termine della seduta.
Si è allontanato precipitosamente perché, sembra, avesse un altro impegno istituzionale. Incredulità e sorpresa per tutti e poi molte le rimostranze del pubblico presente, dei consiglieri di minoranza e dei consiglieri che attendevano di intervenire.
Ma … c’è un ma, durante il Consiglio non si era soli. Tra il pubblico, fin dall’ inizio c’era lui, l’"assente presente" Dario Molinaroli, che, non da lontano, anzi, pare, spesso troppo da vicino segue e, si sospetta anche consigli, questa non squadra di amministratori “individuali” Seduto tra il pubblico ad un certo punto insofferente dell’andamento piuttosto critico del dibattito si è spostato in prima fila e ha tentato con gesti e labiali di suggerire anche lui risposte e comportamenti.
Ottima partenza!
Con grande emozione e gratitudine ringraziamo le 2116 persone che hanno riposto la loro fiducia in noi esprimendo la loro preferenza alle elezioni comunali. Grazie a voi, con il 48% dei voti, la "Lista Civica Lavagno" entra in Consiglio Comunale come gruppo di minoranza, pronti a dare il nostro contributo per il bene del nostro paese e dei suoi cittadini.
Si è tenuto il primo consiglio comunale e, con grande sorpresa, due consiglieri eletti con la lista di maggioranza "Lavagno Rinasce" hanno deciso fin da subito di staccarsi, creando un nuovo gruppo consiliare chiamato "Forza Italia Lavagno". Questo è un segnale che evidenzia i primi malumori all'interno della maggioranza ancor prima di iniziare a governare.
Come gruppo "Lista Civica Lavagno" insieme ai nostri consiglieri eletti Marco, Carlo, Massimo e Fausta, vigileremo attentamente sull'operato della Giunta e del Consiglio Comunale, faremo tutto il possibile per garantire trasparenza, correttezza e impegno per il bene del nostro amato paese.
Grazie ancora per la vostra fiducia e il vostro sostegno. Insieme possiamo fare la differenza!
Tratto dal giornale Peresteso
Il secondo Consiglio Comunale della nuova amministrazione di Lavagno si è tenuto in videoconferenza, con possibilità di assistere in presenza per il pubblico. Il sindaco Vanzan e alcuni consiglieri erano presenti fisicamente, mentre altri si sono collegati da remoto.
Durante la seduta, il sindaco ha criticato la precedente amministrazione per la mancata riparazione di una guaina nelle scuole medie di San Pietro, basandosi su dati non documentati, il che ha portato l'intervento del segretario comunale per interrompere la lettura. Vanzan ha inoltre attaccato i due consiglieri di Forza Italia, giustificando la scelta di non includere un loro rappresentante nella sua Giunta a favore di una nuova assessora, Zantedeschi, per motivi di "meritocrazia".
Le richieste di replica dei consiglieri Khamlichi e Moro sono state negate. La consigliera Croce ha sollevato questioni sulla mancata pubblicizzazione di eventi organizzati dalla precedente amministrazione e sulla mancata convocazione di alcune associazioni locali a un incontro, ricevendo risposte insoddisfacenti dagli assessori Di Michele e Molinaroli.
Il pubblico ha espresso malcontento per la difficoltà nel seguire i lavori del consiglio e per l'atteggiamento del sindaco, che ha chiuso la seduta senza rispondere alle critiche e senza lasciare spazio ai consiglieri a cui era stato promesso di dare parola al termine della seduta, suscitando ulteriori importanti proteste dalla minoranza e non solo.
"Chi ben comincia..."
L'emendamento è stato respinto con voti 7 contrari (della maggioranza), 2 astenuti, 4 favorevoli.